A ERBA L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA NURAGICA-PUNICA
Sabato 17 giugno presso il Museo Civico di Erba si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Sardegna itinerante. Un piccolo viaggio tra le civiltà nuragica e punica”.
Data:
11 Luglio, 2023
Sabato 17 giugno presso il Museo Civico di Erba si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Sardegna itinerante. Un piccolo viaggio tra le civiltà nuragica e punica”. La mostra è stata realizzata a cura del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese e del Museo Civico di Erba per raccontare al pubblico la Sardegna di epoca nuragica e fenicio punica attraverso interessanti reperti archeologici prestati dal Museo Nazionale di Cagliari e dalla Soprintendenza della Lombardia. La mostra sarà aperta fino al 28 gennaio 2024 e, al termine, si sposterà presso in Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Sono intervenuti all’evento l’assessore alla Cultura del Comune di Erba Paolo Farano, la conservatrice del Museo di Erba Clelia Orsenigo, il direttore del Museo Archeologico di Cagliari Francesco Muscolino, la funzionaria della Soprintendenza Alice Sbriglio e i presidenti delle associazioni culturali sarde di Como e Lecco Pietro Palmas e Tiana XGiuseppe.
Sono numerose le associazioni e le realtà locali che hanno collaborato alla mostra, fra le quali si ringraziano il Circolo Culturale Ricreativo Sardegna di Como APS, l’Associazione Culturale Amsicora di Lecco, la FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), l’Associazione Artelario, la Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù BCC, la Società Archeologica Comense, l’Associazione Nazionale Alpini sezione di Como – gruppo di Erba, l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo – sezione di Erba e l’Associazione Lo Snodo.
Numerose le persone intervenute all’inaugurazione che hanno potuto ammirare in anteprima i numerosi e rari reperti esposti e scoprire uno spaccato di storia della Sardegna. A tutti i presenti il Circolo Sardegna di Como e Amsicora di Lecco hanno offerto un rinfresco con la promozione di prodotti tipici sardi.
LA MOSTRA
La mostra espone al pubblico una cinquantina di pezzi di epoca nuragica e fenicio-punica provenienti dalla Sardegna, in particolare bronzetti, armi e ornamenti in bronzo, accanto a diversi recipienti in ceramica.
L’obiettivo è quello di presentare al pubblico una parte della ricca e affascinante storia di una regione italiana, la Sardegna, di cui raramente si parla nei programmi scolastici. Sia il pubblico generale, che quello delle scuole in modo particolare, avranno l’occasione di approcciarsi a due grandi civiltà, quella nuragica e quella punica, attraverso le loro testimonianze archeologiche.
I reperti prestati dal Museo di Cagliari, recuperati nell’ambito di indagini archeologiche condotte in importanti centri afferenti alla cultura nuragica e a quella punica, provengono da numerosi siti, fra i quali citiamo il complesso di Su Nuraxi a Barumini (SU), il santuario di Su Benatzu a Santadi (SU), la necropoli di Monte Sirai a Carbonia (SU) e quella di Tuvixeddu a Cagliari.
La mostra ha anche come ulteriore obiettivo quello di consentire la fruizione, in aggiunta ai pezzi prestati dal Museo di Cagliari, di una collezione fino a oggi privata (Collezione Giardini) di materiali archeologici in parte autentici, ma con un nucleo anche di oggetti contraffatti, riconducibili in entrambi i casi alla Sardegna dei periodi preistorico, nuragico e punico. I reperti sardi di questa collezione – oggi detenuta dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese – al termine della mostra saranno restituiti alla loro terra d’origine, dove potranno finalmente fare ritorno, ed entreranno a far parte in via definitiva della collezione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
L’ALLESTIMENTO
La mostra è divisa in diverse sezioni. Dopo una prima parte introduttiva dedicata al fenomeno del collezionismo e alla Collezione Giardini, l’esposizione si concentrerà sulla storia della Sardegna, approfondendo la civiltà nuragica e la civiltà fenicio-punica.
La civiltà nuragica è sorta in Sardegna più o meno quattromila anni fa ed è durata all’incirca mille anni. Il suo nome deriva dai nuraghi, i monumenti archeologici più importanti e diffusi in tutta l’isola. Erano grandi torri a base rotonda costruite per diversi metri di altezza con grosse pietre sovrapposte. Col passare del tempo, ai nuraghi vennero aggiunte più torri, creando delle strutture complesse accanto alle quali spesso sorgevano i villaggi di capanne in cui viveva la popolazione. Importanti erano anche le aree sacre e i santuari, in genere legati al culto delle acque. Dai santuari provengono i bronzetti, come quelli che sono esposti in mostra, che venivano donati alla divinità e che rappresentavano uomini, animali o oggetti della vita quotidiana e che ci permettono di approcciarci alla sfera del sacro e ai complessi rituali che regolavano il rapporto tra gli uomini e il divino nelle civiltà antiche.
La mostra inoltre, attraverso l’esposizione di armi, oggetti di arredo e ceramiche consentirà di ricostruire la vita quotidiana in epoca nuragica. La società nuragica, guidata dai guerrieri e dai sacerdoti, era basata sull’agricoltura e l’allevamento, ma importante era anche lo sfruttamento delle risorse minerarie e la navigazione. La Sardegna era molto fiorente per la ricchezza delle sue risorse naturali e per la sua posizione geografica al centro del Mediterraneo. Gli antichi Sardi erano abili navigatori ed ebbero scambi commerciali e culturali con i più importanti popoli del Mediterraneo.
In una piccola sezione della mostra sono esposti anche alcuni materiali della Collezioni Giardini che, sottoposti più moderne tecniche di indagine, si sono rivelati contraffatti. Questo costituisce uno spunto per analizzare più in generale il fenomeno dei falsi e raccontare al pubblico quali sono le nuove tecniche di analisi, sempre più sofisticate che gli studiosi hanno a disposizione per verificare l’autenticità di reperti e opere d’arte.
Infine, l’ultima parte della mostra esporrà delle ceramiche di epoca fenicio-punica provenienti dalla Sardegna. La civiltà nuragica, infatti, nel corso dell’età del Ferro entrò in contatto con la civiltà Fenicia. Il territorio abitato dai Fenici era in origine una striscia di terra costiera che oggi corrisponde a parte della Siria e del Libano. I Fenici erano un popolo di marinai e commercianti che navigavano lungo tutto il Mediterraneo, fondando città e colonie. La Sardegna costituiva una tappa lungo le rotte che i Fenici attraversavano e fra i due popoli vi furono importanti contatti e una convivenza estremamente pacifica.
Intorno al 510 a.C. la Sardegna passò sotto il controllo dei Cartaginesi (o Punici, come erano chiamati nell’antichità), provenienti da Cartagine, una potente colonia fenicia fondata sulle coste della Tunisia. I Cartaginesi controlleranno l’isola fino alla conquista da parte dei Romani nel III sec. a.C. L’influenza fenicio-punica porterà profondi cambiamenti nella cultura locale della Sardegna, con l’introduzione di importanti innovazioni come le città e la scrittura. Si ebbe una profonda evoluzione anche nella produzione artigianale, come è possibile vedere dai recipienti in ceramica esposti.
INFORMAZIONI
Inaugurazione: sabato 17 giugno, ore 17.00. Ingresso libero e gratuito.
Dove: Museo Civico di Erba, presso Villa Ceriani, via Ugo Foscolo 23 – Erba (CO)
Orari di apertura: martedì 9.00-12.30; giovedì 9.00-12.30; venerdì 15.00-18.00; sabato 14.00-18.00; prima domenica del mese 14.00-18.00
Richiesta la prenotazione: museoerba@comune.erba.co.it; 031.3355341; 366.2177464
Ingresso gratuito
La mostra resterà aperta fino al 28 gennaio 2024.
Nel corso del periodo di apertura verranno realizzate una serie di iniziative e conferenze per il pubblico, di cui daremo successivamente notizia dettagliata
Ultimo aggiornamento
11 Luglio, 2023