Aiuto dal consolato italiano: rimpatrio salme

uando si verifica il triste evento del decesso di un cittadino italiano all’estero, le Rappresentanze diplomatico-consolari svolgono un ruolo importante nell’offrire assistenza e supporto nelle pratiche di rimpatrio delle salme. Queste pratiche comprendono la richiesta di autorizzazione al Comune italiano per la tumulazione della salma o delle ceneri.

Continua la lettura

Data:
27 Giugno, 2023

Quando si verifica il triste evento del decesso di un cittadino italiano all’estero, le Rappresentanze diplomatico-consolari svolgono un ruolo importante nell’offrire assistenza e supporto nelle pratiche di rimpatrio delle salme. Queste pratiche comprendono la richiesta di autorizzazione al Comune italiano per la tumulazione della salma o delle ceneri.

A questo proposito, la Regione Autonoma della Sardegna concede sussidi specifici per consentire il trasporto in Sardegna delle salme dei lavoratori emigrati deceduti, da non più di due anni, nella penisola o all’estero. Questi sussidi coprono il 75% delle spese documentate per il trasporto, escluse le onoranze funebri, e prevedono il rimborso totale delle spese di viaggio per un solo familiare responsabile del trasferimento.

Il richiedente deve rivolgersi all’Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale – Servizio coesione sociale – e presentare una serie di documenti necessari.

Tra questi documenti rientrano:

domanda in bollo;
certificato di morte dell’emigrato, in originale, vistato dal Consolato italiano se l’emigrato è deceduto all’estero;
fattura quietanzata, in originale e copia, rilasciata dalla ditta o agenzia che ha effettuato il trasporto della salma, tradotta in italiano e vistata dal Consolato italiano se l’emigrato è deceduto all’estero. Le spese sostenute per il trasporto della salma dovranno essere specificate nella fattura e risultare distinte dalle spese per forniture e servizi vari;
certificato o documento da cui risulti lo stato di emigrato del deceduto e la cittadinanza;
biglietto di viaggio del familiare che ha curato il trasporto della salma, in originale;
scheda con indicazione del recapito esatto del richiedente e dei dati bancari o postali del conto corrente presso il quale accreditare il sussidio, predisposta sul modello disponibile nella sezione modulistica (modello 1) ed accompagnata da una fotocopia del codice fiscale;
documento o dichiarazione da cui risulti che non è stato richiesto né ottenuto da altro Ente o istituto, italiano e/o straniero, alcun contributo relativo al trasporto della salma del congiunto.

In alternativa, potrà essere presentata la seguente documentazione:
a) per i cittadini italiani e dell’Unione europea, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, compilata sul modello disponibile nella sezione modulistica ed accompagnata da una fotocopia, non autenticata, di un documento di identità del dichiarante, non scaduto;
b) per i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea, certificati o attestazioni che comprovino gli stati, le qualità personali e i fatti, rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero e corredati da traduzione in lingua italiana, autenticata dall’autorità consolare italiana per attestarne la conformità all’originale.

Le Rappresentanze diplomatico-consolari svolgono quindi un ruolo essenziale nel fornire assistenza e guidare i cittadini italiani e le loro famiglie attraverso le complesse procedure amministrative e burocratiche associate al rimpatrio delle salme. Questo supporto contribuisce a garantire che i cittadini italiani deceduti all’estero possano essere ricondotti al loro Paese d’origine e ricevere l’adeguata sepoltura secondo le volontà e le tradizioni familiari.

Per maggiori informazioni è possibile consultare questa pagina.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

27 Giugno, 2023