Assistenza Sanitaria: come funziona per gli italiani all’estero?

All’atto della cancellazione dall’anagrafe comunale e dell’iscrizione all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) si perde il diritto all’assistenza sanitaria sia in Italia che all’estero se lo Stato in cui i cittadini italiani trasferiscono la residenza non possiede una convenzione con l’Italia.

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Data:
05 Aprile, 2023

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All’atto della cancellazione dall’anagrafe comunale e dell’iscrizione all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) si perde il diritto all’assistenza sanitaria sia in Italia che all’estero se lo Stato in cui i cittadini italiani trasferiscono la residenza non possiede una convenzione con l’Italia.

Anche gli aventi diritto di voto in Italia, o gli iscritti all’AIRE non possono fare uso dell’assistenza sanitaria italiana.

L’eccezione riguarda i cittadini con lo stato di emigrato – coloro che hanno acquisito cittadinanza italiana su territorio nazionale o nati in Italia – oppure i titolari di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani. In questi casi, anche qualora si entri in Italia temporaneamente senza possedere copertura assicurativa pubblica o privata si ha diritto a titolo gratuito alle prestazioni ospedaliere urgenti per un periodo di massimo 90 giorni in un anno solare (DM 1° febbraio 1996).

Tuttavia per usufruire delle prestazioni ospedaliere urgenti si deve presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti data, luogo di nascita, residenza, cittadinanza italiana (e cioè tutte quelle informazioni idonee a comprovare lo status di emigrato) e dichiarare di non essere in possesso di una copertura assicurativa sanitaria pubblica né privata.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento

05 Aprile, 2023