Emigrazione Sarda: Il Centro Studi di Politica Internazionale presenterà il suo studio

Le emigrazioni sono saldamente connesse con lo sviluppo di un territorio. Quella sarda non fa eccezione.
Il fenomeno dell’emigrazione viene dibattuto in sede internazionale passando per realtà sempre più locali e circoscritte, dall’Unione Europea per approdare in Italia, fino alla stessa Regione Sardegna.

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Data:
27 Aprile, 2023

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Le emigrazioni sono saldamente connesse con lo sviluppo di un territorio. Quella sarda non fa eccezione.
Il fenomeno dell’emigrazione viene dibattuto in sede internazionale passando per realtà sempre più locali e circoscritte, dall’Unione Europea per approdare in Italia, fino alla stessa Regione Sardegna.

Per poter agire tempestivamente si è reso noto quanto determinate azioni possano giovare alla situazione qualora venissero realizzate: diffusione di informazioni relative alle diaspore per aiutarne lo sviluppo, sostegno a iniziative economiche, coinvolgimento alle stesse nella realizzazione dei piani di sviluppo e costruzione di partenariati con diversi attori.

In questo quadro complesso prima di agire occorrevano dati utili alla mappatura della situazione presente in Sardegna e all’estero per mezzo dei centri di connessione —i circoli sardi —preposti; occorreva inoltre dare una misura alla valorizzazione dei singoli circoli, dei residenti e incanalare progettualità, aspirazioni e tematiche in un percorso propositivo in linea con l’Agenda ONU 2030 tra i cui obiettivi, ricordiamo, vi è anche perseguire lo Sviluppo Sostenibile.

Per la raccolta di dati e informazioni la Regione Sardegna, Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale ha incaricato il CeSPI — Centro Studi in Politica Internazionale ETS. L’analisi verteva quindi sulla valorizzazione del contributo allo sviluppo sostenibile degli emigrati sardi da una parte e sul contributo che la Regione può fornire agli emigrati dall’altra.

Sono stati indagati i rapporti tra circoli sardi e Regione per poter così stilare alcune linee di orientamento meglio ponderate per la prossima programmazione regione. I risultati saranno presentati nel corso della Conferenza dell’Emigrazione Sarda nelle giornate del 28-29 aprile 2023.

Lo studio ha incrociato i dati di diverse metodologie di raccolta: sono stati presi in esame studi del recente passato sull’emigrazione sarda, realizzate interviste a testimoni e rappresentanti di circoli e federazioni, raccolte informazioni tramite un questionario a cui hanno partecipato ben 84 realtà. I dati sono stati infine analizzati sotto il profilo coerente della Strategia di sviluppo sostenibile per la Sardegna.

La Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile è stata deliberata l’8 ottobre 2021 dalla Giunta regionale ed è un documento di orientamento politico e programmatico dedicato ad uno sviluppo sostenibile al fine di migliorare il benessere della popolazione, creare occupazione, ridurre le disuguaglianze sociali e promuovere il rispetto per l’ambiente.

Parte essenziale della Strategia è anche analizzare il posizionamento della Regione rispetto ai criteri dello sviluppo sostenibile, e confrontarlo con altri contesti italiani ed europei, individuando bisogni, punti di forza e necessità. In particolare sono emerse criticità sulle condizioni di povertà, accesso ai servizi sanitari, crescita industriale ma anche situazioni favorevoli come quella sul versante ambientale.

Concludendo, l’analisi si proponeva di capire se e come i sardi/e emigrati possano coadiuvare lo sviluppo sostenibile alla luce della Strategia e dei suoi obiettivi sopra riportati al fine di ottenere linee di indirizzo programmatiche.

Gli emigrati si qualificano come risorsa del territorio soprattutto se continuano a nutrire una relazione con la terra d’origine, e viceversa: per gli emigrati il proprio legame e le facilitazioni che consentono loro di mantenerlo è una grande risorsa. La Regione Sardegna ha da anni rapporti con sardi/e emigrati grazie ai circoli, alle federazioni e associazioni di tutela e coinvolgerli ha rappresentato il primo passo per un sano confronto che abbia come fine il benessere reciproco.

Qui per visionare lo studio completo del CeSPI.

 

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Ultimo aggiornamento

27 Aprile, 2023