Il “grazie” della comunità dei sardi di Valencia all’Assessora Desiré Manca e alla Regione per il contributo ricevuto in occasione della tragica alluvione del 29 ottobre 2024.

Il Circolo dei Sardi “Shardana” di Valencia, per il tramite del suo presidente Pierluigi Melis, ha fatto pervenire all’Assessora Desiré Manca e alla Giunta regionale il proprio ringraziamento per il contributo straordinario erogato in favore delle comunità dei sardi colpite dalla recente alluvione.

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Data:
03 Marzo, 2025

Il Circolo dei Sardi “Shardana” di Valencia, per il tramite del suo presidente Pierluigi Melis, ha fatto pervenire all’Assessora Desiré Manca e alla Giunta regionale il proprio ringraziamento per il contributo straordinario erogato in favore delle comunità dei sardi colpite dalla recente alluvione.

In un messaggio, il presidente informa l’Assessora “…che il Circolo ha provveduto a ridistribuire a quattro famiglie di sardi i fondi eccezionali da lei e la Giunta erogati e trasferiti al Circolo” e, esprimendo “…la profonda gratitudine per la fiducia dimostrata verso il  nostro Circolo, da parte di tutti noi soci e per la celerità e sensibilità con cui è arrivata la vostra solidarietà agli interessati” ha trasmesso il ringraziamento di ciascuno dei beneficiari (per evidenti ragioni di privacy omettiamo ogni possibile riferimento a dati sensibili).

 

(S.E.) Gentile Assessora Manca, volevo semplicemente ringraziarla di cuore per l’aiuto che ci è stato dato. Ci siamo sentiti abbandonati dalle autorità spagnole, e la vostra attenzione nei nostri confronti è stata davvero preziosa. Così come sarà fondamentale il vostro contributo, che ci permetterà di affrontare con maggiore serenità le difficoltà attuali, come (omissis) e le sfide future, come l’arrivo della nostra bambina. È davvero bello sapere che esiste una Giunta regionale che ascolta e interviene concretamente per sostenere i Sardi sparsi nel mondo. Ovviamente, senza il Circolo dei Sardi e senza Pierluigi, tutto questo non sarebbe stato possibile. Meriterebbero un encomio per la disponibilità e l’empatia che ci hanno dimostrato. Un sincero grazie anche a loro. Ancora grazie di cuore a tutti, da parte mia e (omissis). Un giorno le racconteremo tutto ciò che è successo, sarà una bellissima storia da condividere e voi sarete sicuramente tra i protagonisti.

(G.L.) Cara Regione Sardegna, Gentile Assessora, scrivo queste parole con il cuore colmo di gratitudine e con un’emozione che fatico a trattenere. A fine ottobre 2024, la mia famiglia ed io siamo stati travolti da un evento che ha cambiato per sempre le nostre vite. L’inondazione che ha colpito la nostra casa non si è portata via solo i nostri averi, ma anche quella serenità che avevamo faticosamente costruito negli anni. Ci siamo trovati improvvisamente privati di tutto, immersi in una realtà di distruzione e dolore che non avremmo mai immaginato. Guardare nostro figlio di soli (omissis) anni vivere questa tragedia è stato per noi il colpo più duro da affrontare. Tuttavia, in mezzo a questa devastazione, abbiamo trovato una luce che non dimenticheremo mai: la vostra generosità. Grazie al vostro sostegno, potremo cominciare a ricostruire i nostri sogni, mattone dopo mattone, e ritrovare, anche se solo in parte, quella tranquillità che sembrava perduta. Non ci sono parole sufficienti per esprimere quanto il vostro aiuto abbia significato per noi. Avete reso possibile l’impossibile: darci la forza di guardare avanti, nonostante tutto. Vi porteremo sempre nel cuore, perché il vostro gesto ci ha dimostrato che la solidarietà è un ponte che unisce le persone nei momenti di maggiore bisogno. Con profonda commozione, rispetto e amore, io, mia moglie e nostro figlio vi saremo eternamente grati.

 

(M.S.) Questo breve scritto è rivolto a tutte le persone e le istituzioni che hanno reso possibile il contributo della Regione Sardegna ai Sardi colpiti dalla Dana verificatasi a Valencia il 29 Ottobre 2024. Quel giorno ha segnato inesorabilmente le vite di tutti i colpiti da questo disastro, marcando una linea temporale profonda che ormai è entrata a far parte del linguaggio comune: esiste una vita pre-Dana e una vita post-Dana. Dopo essere stati travolti dalla natura, aver affrontato la forza dell’acqua che arrivava dal cielo e trascinava via tutto in terra, i colpiti si sono dovuti scontrare con un mostro quasi più temibile della natura: la burocrazia. Ai colpiti dalla Dana già a partire dal giorno seguente è stato richiesto di affrontare uno tsunami di moduli, richieste, pratiche, atti, procedimenti, dossier, relazioni, rapporti, resoconti (e potrei continuare l’elenco) che sembrava non finire mai. Un labirinto di burocrazia da cui solo i più testardi ed esperti potevano uscire, in cui solo i più informatizzati potevano districarsi, e che le istituzioni spagnole avrebbero potuto rendere estremamente più snelli. Il comune di residenza che richiede un certificato di residenza che emette il comune stesso? L’assicurazione che ti richiede la copia della sua stessa polizza? Un perito assicurativo che richiede un preventivo per la valutazione di un danno? Come può una qualunque impresa arrivare a casa nostra a fare un preventivo se non ci sono più i ponti e le strade? Se intorno a noi è solo distruzione? E anche in questo caso potrei continuare con altri esempi paradossali. Ci siamo sentiti affogare di nuovo, essere sopraffatti di nuovo, sfiniti in una lotta con imprese che non rispondono, periti, tecnici, certificati digitali e call center. Non si riusciva a lavorare, non si riusciva a riprendersi, bisognava cercare di dare risposte a chi ci chiedeva tutto questo, quando quelli che avevamo bisogno di risposte eravamo noi. Eravamo noi quelli che avevano bisogno di aiuto. E un aiuto è arrivato, in mezzo a questa tempesta di burocrazia la Regione Sardegna ha agito, non ha fatto domande, non ha preteso il nostro tempo e le nostre energie per ottenere risposte, le ha date con fatti concreti: il contributo economico. Questo aiuto ci ha fatto tornare la speranza che piano piano avremmo sistemato tutto, che qualcuno rispondeva invece di domandare. E in una situazione di profonda prostrazione psicologica è stata una notizia che ci ha dato la carica, che ci ha dato la forza di continuare a lottare, che ci ha fatto credere che ne saremo usciti. Quindi grazie, grazie alla Regione Sardegna e a chi ha reso possibile accendere questo faro di speranza per i sardi colpiti dalla Dana di Valencia del 29 ottobre 2024.

(R.G.) Con la presente colgo l’occasione per ringraziare la Regione Sardegna in particolare l’Assessora Manca che ha contribuito per far sì che noi sardi colpiti dalla Dana in Spagna, potessimo perlomeno avere un aiuto economico e morale dopo questo triste episodio. Ringrazio personalmente la signora Desiré Manca, per il suo celere intervento. Sono felice che la mia terra d’origine abbia dato un segno uomo e tempestivo per aiutare i suoi cittadini espatriati con una pronta risposta. Auspico al più presto di tornare in Sardegna per questioni burocratiche e personali, così da ringraziare personalmente la signora Manca.

 

Particolarmente commossa dalle parole dei messaggi ricevuti, l’Assessora Desiré Manca ringrazia il Circolo dei Sardi di Valencia e il suo presidente per essersi resi disponibili a garantire l’erogazione e la documentazione amministrativa comprovante i contributi elargiti. Auspica di poter presto incontrare i nostri conterranei residenti in Valencia, inizialmente anche in videocollegamento, per esprimere il proprio ringraziamento e la solidarietà di tutta la Regione Sardegna.

In un tempo in cui si discute del valore della rete dell’emigrazione organizzata in Italia e nel mondo, giunge la testimonianza di una comunità solidale e soprattutto di una Sardegna attiva e fedele ai valori più profondi della propria terra, al di là dei confini geografici.

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Ultimo aggiornamento

03 Marzo, 2025