La Dichiarazione Finale dei partecipanti alla Conferenza dell’Emigrazione Sarda

Al termine della chiusura della Conferenza sull’Emigrazione Sarda avvenuta il 28-29 aprile a Cagliari i Partecipanti hanno condiviso una Dichiarazione in cui riconoscono l’importanza delle comunità di sardi in Italia e nel mondo, che mantengono un legame con la loro terra d’origine.

Continua la lettura

Data:
03 Maggio, 2023

conferenza-emigrazione-sardegna-conclusione-lavori

Al termine della chiusura della Conferenza sull’Emigrazione Sarda avvenuta il 28-29 aprile a Cagliari i Partecipanti hanno condiviso una Dichiarazione in cui riconoscono l’importanza delle comunità di sardi in Italia e nel mondo, che mantengono un legame con la loro terra d’origine. Agli emigrati sardi è riconosciuto il ruolo di attori, ponti e ambasciatori — sia fisici che virtuali — tra i territori d’origine e quelli nuovi, chiamati ad operare in connessione con i più recenti cambiamenti economico-sociali e valorizzando il ruolo delle nuove generazioni.

L’emigrazione sarda dovrà, inoltre, adeguarsi alla Strategia Regionale di sviluppo sostenibile e questo richiede la mobilitazione e l’attivazione di tutti, dalle Istituzioni, al Terzo settore, dalla società civile al settore privato e alle Università.

Grazie a un lavoro di condivisione e i cui risultati sono stati presentati, la Conferenza dell’Emigrazione Sarda ha consentito di individuare le più importanti esigenze dell’emigrazione sarda per il prossimo periodo:

  1. Ripensare il ruolo dei circoli in Italia e negli altri Paesi a seconda dei differenti approcci delle diverse realtà associative, dei luoghi di emigrazione, dei percorsi individuali di sardi nel mondo al fine di ottenere una riforma della legge aggiornata ai contesti più recenti.
  2. Alla luce della mobilitazione di nuove risorse oltre a quelle messe a disposizione dalla Regione Autonoma della Sardegna, potenziare il contributo di circoli e associazioni fuori dalla Sardegna tramite interessi, progetti, competenze per lo sviluppo sostenibile mediando tra contesti nuovi e contesti tradizionali.
  3. Attraverso un coordinamento a livello nazionale ed europeo, integrare e promuovere il ruolo degli emigrati all’interno della Strategia per lo sviluppo sostenibile. Andranno coinvolti nella governance attuando processi di conoscenza e scambio reciproco tra principali attori.
  4. Integrare la programmazione sull’emigrazione ampliando la strategia al benessere degli emigrati in accordo col principio dello sviluppo sostenibile sul benessere delle Persone.
  5. Facilitare il dialogo con le realtà associative e le comunità di sardi espatriati per discutere sulle tematiche dello sviluppo sostenibile. Alcune sfide saranno: interculturalità e difesa dell’identità, tutela della biodiversità, turismo sostenibile e creazione di lavoro, solidarietà sociale.
  6. Migliorare inclusività e dialogo attraverso la valorizzazione di capacità, conoscenze e competenze relazionali tra realtà associative fuori dalla Sardegna
  7. Dopo aver realizzato un censimento dinamico occorre intercettare talenti di emigrati sardi, in special modo di giovani e donne. Saranno realizzate iniziative sui temi dello sviluppo sostenibile.
  8. Creare e sviluppare reti di interesse tra comunità e realtà associative sarde che trattino i temi dello sviluppo sostenibile in relazione ai territori d’origine.
  9. Promuovere la cultura dinamica che abbia come epicentro le innovazioni dello sviluppo sostenibile (cultura e biodiversità, cultura e società, cultura e innovazione tecnologica) per migliorare il coinvolgimento dei giovani sardi.
  10. Grazie al contributo dei circoli sostenere le realtà sarde al di fuori dell’isola, soprattutto quelle più fragili.
  11. Infine, promuovere un coordinamento più efficace tra politica migratoria regionale e nazionale.

Documenti

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

08 Maggio, 2023