DEINAS

Prosegue il viaggio dello spettacolo Deinas, il 9 giugno 2022 in Danimarca nella versione concerto per voce e launeddas, in scena Rita Atzeri ed Enrico Picchiri. Lo spettacolo ha dato vita ad un bellissimo libro fotografico realizzato nei più bei siti archeologici della Sardegna.  L’evento grazie alla collaborazione con il Circolo Incantos e l’Istituto Fernando […]

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Data:
10 Giugno, 2022

Prosegue il viaggio dello spettacolo Deinas, il 9 giugno 2022 in Danimarca nella versione concerto per voce e launeddas, in scena Rita Atzeri ed Enrico Picchiri. Lo spettacolo ha dato vita ad un bellissimo libro fotografico realizzato nei più bei siti archeologici della Sardegna.  L’evento grazie alla collaborazione con il Circolo Incantos e l’Istituto Fernando Santi

Deinas – Quadri della Sardegna pagana

La Sardegna ancora oggi è un luogo emblematico di sopravvivenze culturali profonde. Le necropoli rupestri, dell’epoca neolitica e megalitica domus de janas, (casa delle fate) i Menhir , i Nuraghes , i pozzi sacri, le Tombe dei giganti , mostrano insieme alla maestria costruttiva raggiunta dai sardi in epoca nuragica, lo spirito profondamente religioso delle popolazioni sarde.

In seguito nei siti cultuali nuragici si sovrapposero edifici di culto cristiani che non impedirono però la sopravvivenza di un magismo di estrazione pagana rintracciabile ancora oggi nei rituali, nei canti e nelle forme apotropaiche(brebus) della tradizione popolare. Ancora, seppure con un certo scetticismo, nell’isola vengono consultate le meigas (curatrici) e le deinas (indovine) alle quali la tradizione popolare dei paesi della Barbagia attribuisce relazioni con il mondo occulto e quindi divino

In un lungo e affascinante viaggio che l’ha vista percorrere e animare numerosi siti archeologici in Sardegna, Deinas ha maturato la sua attuale forma: un rituale in nove quadri che parla il linguaggio del pensiero mitico, un linguaggio senza tempo in cui il presente entra disinvoltamente nel passato e viceversa, il tempo in cui nel Mediterraneo, la Dea Madre era la divinità preminente.

In Deinas, le nostre moderne indovine rievocheranno le cosmogonie comuni a tutte le antiche civiltà mediterranee utilizzando talvolta le lingue originali , il sumero e il greco, mescolandole con parole e canti e strumenti musicali della tradizione sarda.

Le Deinas, racconteranno di come le prime civiltà, videro nelle acque l’origine del mondo, e di come la divinità femminile sorgente dalle acque, si unì all’elemento maschile da lei generato e come tra i due insieme alla passione amorosa nacque da subito una dura lotta per il potere che vide la Dea perdere, nel tempo, gradualmente il suo primato.

Ma la sapienza femminile continua a serpeggiare furtiva tra le maglie delle mille incombenze domestiche, e l’antica sacerdotessa continua ancora oggi ad officiare praticando la sua «bassa magia cerimoniale» nelle minimalità quotidiane delle cose che tengono il mondo sui propri cardini.

Occultata dalla storia e privata del suo ruolo di creatrice, la donna diventa simbolo di obbedienza e di sacrificio di se. Sino ad arrivare al XX secolo quando più si fa presente e pressante la presa di coscienza femminile e lo scontro diventa drammaticamente personale con l’insorgere e il diffondersi del fenomeno detto “femminicidio”.

Immersi come siamo in questa esperienza angosciosa della storia, come in una danza, l’oscillazione di un passo indietro prima di avanzare può essere una pratica meditativa, un piccolo contributo alla riflessione sui falsi miti di questa società frantumata, che assolvendo qualsiasi delitto in nome del progresso, continua a coltivare uno dei vizi più antichi e distruttivi dell’umanità: la passione per il Potere.

 

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Ultimo aggiornamento

10 Giugno, 2022