Giornata della Memoria 2022. Il ricordo di Gesuino Paba alla Società Dante Alighieri di Lucerna con l’Associazione Sardi Gramsci di Torino

 Per celebrare la Giornata della Memoria il Comitato di Lucerna della Società Dante Alighieri ha deciso di rendere omaggio a Gesuino Paba, autore del libro “Prigioniero 83964” il racconto drammatico della sua prigionia nel lager nazista di Buchenwald. L’appuntamento è per giovedì 27 gennaio al Pfarreizentrum St. Karl, Spitalstrasse 91- Lucerna, dove dalle 19.30 Enzo […]

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Data:
24 Gennaio, 2022

 Per celebrare la Giornata della Memoria il Comitato di Lucerna della Società Dante Alighieri ha deciso di rendere omaggio a Gesuino Paba, autore del libro “Prigioniero 83964” il racconto drammatico della sua prigionia nel lager nazista di Buchenwald.

L’appuntamento è per giovedì 27 gennaio al Pfarreizentrum St. Karl, Spitalstrasse 91- Lucerna, dove dalle 19.30 Enzo Cugusi – dell’Associazione dei Sardi in Torino “A.Gramsci” di cui Gesuino Paba era onorato socio – presenterà il libro curato da Carlo Pili e Giuseppe Contu.

Gesuino Paba nasce ad Aritzo (Nuoro), paese montano del Gennargentu, il 1° Ottobre 1924,

quarto di otto figli. A 17 anni si arruola nell’arma dei carabinieri, iniziando così a sperimentare la vita in “terre lontane”. Dopo un breve periodo alla scuola allievi di Roma, è inviato in guerra nel fronte greco–balcanico. Nell’ottobre 1943, dopo l’armistizio, sopravvissuto alla guerra e alle ritorsioni tedesche, rientra a Roma ed è preso prigioniero durante uno dei rastrellamenti tedeschi. È l’inizio dell’inferno e di un viaggio in prigionia che lo condurrà nei lager nazisti.

Due anni tra bombardamenti, angoscia, disperazione e orrore: Meppen, Bielefeld,

Paderbom, Dortmund e Buchenwald. Dopo cinquant’anni di silenzio Gesuino racconta la sua storia da prigioniero nel lager nazista di Buchenwald.

83964: un numero che è diventato il suo nome per settecento giorni che l’hanno visto soffrire insieme ai suoi commilitoni tra il filo spinato di un campo di concentramento. Il volume è un drammatico e intenso racconto, che non incede sulla descrizione dell’orrore, ma trasmette con efficacia qualcosa che ci aiuta a vivere, con episodi di umanità toccanti.

«Qualche anno fa – scrive Gesuino – sono tornato a Buchenwald. Ho rivisto i reticolati, quel che resta dei forni crematori e le baracche, dove ci raccoglievamo tremanti. Ho risentito, nel silenzio assordante di oggi, le voci e le invocazioni di ieri. Ho capito che non bastano 50 anni per cancellare il ricordo di un crimine così efferato. Oggi più che mai è necessario che i giovani sappiano, capiscano e comprendano: è l’unico modo per farci uscire dall’oscurità».

Negli ultimi anni Gesuino porta incessantemente la sua dolorosa testimonianza soprattutto nelle scuole, sfidando le lacrime e la fatica del cuore in ogni ricordo, portando un messaggio di perdono, verità e pace agli studenti.

Gesuino Paba è morto a Torino il 13 aprile 2021 all’età di 97 anni. La sua salma riposa ad Aritzo insieme a quella dei suoi genitori.

La Società Dante Alighieri, fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosue Carducci ed eretta in Ente Morale con R. Decreto del 18 luglio 1893, n. 347, ha lo scopo di «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana». La “Dante Alighieri” opera per mezzo di Comitati sparsi nel mondo (sono 401), diffusi in circa ottanta paesi che curano l’attività di circa 8.700 corsi di lingua e cultura italiane, con più di 122.000 soci e studenti. La “Dante” assicura poi la presenza del libro italiano attraverso 300 biblioteche disseminate in ogni parte del pianeta e dotate di oltre cinquecentomila volumi.

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Ultimo aggiornamento

24 Gennaio, 2022