Identità sarda al Museo delle Migrazioni di Pettinengo
Domenica 18 luglio, ore, 16, in via Fiume, 12, a canton Gurgo di Pettinengo, la chitarra di Davide Ellena e le canzoni, di Massimo Zaccheddu daranno voce all’opera pittorica “Genevieve à la guitare”, di Ilio Buruni nello spazio antistante il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli. Ingresso libero È difficile che un abitante […]
Data:
22 Luglio, 2021
Domenica 18 luglio, ore, 16, in via Fiume, 12, a canton Gurgo di Pettinengo, la chitarra di Davide Ellena e le canzoni, di Massimo Zaccheddu daranno voce all’opera pittorica “Genevieve à la guitare”, di Ilio Buruni nello spazio antistante il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli. Ingresso libero
È difficile che un abitante del Biellese non abbia mai notato il Nuraghe che si può osservare percorrendo il ponte della tangenziale che entra a Biella, ma forse non tutti sanno perché ci sia una costruzione sarda all’ingresso della città: il fatto è che dagli anni ’70 il nostro territorio ospita una comunità sarda sempre più numerosa (ad oggi si contano oltre 6000 residenti, di cui 2400 solo a Biella) e vivace, soprattutto grazie alle varie attività di aggregazione proposte dal 1979 dal Circolo Culturale Sardo di Biella “Su Nuraghe”, che non a caso cura il Museo delle Migrazioni di Pettinengo, dove l’identità sarda si racconta attraverso l’arte del ’900, storie di famiglia e oggetti di vario tipo. Tra questi, ad attirare l’attenzione nell’ultima sala del museo è il prototipo del “Calice della Sardegna”, la coppa d’oro sardo realizzata nel 2008 in occasione della visita di Papa Benedetto XVI nella basilica di Bonaria a Cagliari, oggi custodita nel Museo diocesano della città. Anche se lo sbozzo acquisito dal Circolo nel 2017 è decorato diversamente, con richiami all’identità territoriale e culturale sarda, condivide con la versione conservata a Cagliari il fatto di non essere un semplice cimelio: il calice è infatti un oggetto usato in occasione delle feste liturgiche a Biella, insieme all’annessa patena, altrettanto affascinante per il pregio delle decorazioni in filigrana d’argento e per le pietre incastonatevi, tra cui spicca l’occhio di Santa Lucia, di cui vi racconteranno le guide pronte ad accogliervi ogni domenica dalle 14.30 alle 18.30!
Il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – Rete Museale Biellese – via Fiume, 12, è visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero
Ultimo aggiornamento
22 Luglio, 2021