Il Turismo delle Radici salva 5500 piccoli borghi

Il Turismo delle Radici salva le bellezze e l’economia dei piccoli borghi italiani, da dove è partita l’emigrazione. In Italia, ci sono oltre 5500 comuni con meno di 5.000 abitanti, che rappresentano circa il 70% del totale dei comuni italiani.

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Data:
18 Ottobre, 2023

Il Turismo delle Radici salva le bellezze e l’economia dei piccoli borghi italiani, da dove è partita l’emigrazione. In Italia, ci sono oltre 5500 comuni con meno di 5.000 abitanti, che rappresentano circa il 70% del totale dei comuni italiani. Tuttavia, questi comuni ospitano solo il 16,5% della popolazione nazionale e coprono il 54% dell’intera superficie italiana, come evidenziato da un’analisi di Coldiretti basata su uno studio di Confcommercio e Swg sulle comunità italiane in 8 paesi, tra cui Argentina, Australia, Brasile, Canada e Francia, presentato al TTG di Rimini.

Le vacanze in questi piccoli borghi, da sempre caratterizzati dalla presenza dell’agricoltura, rappresentano un esempio prezioso di turismo sostenibile per l’Italia. Se adeguatamente valorizzato, questo tipo di turismo può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e l’occupazione, sottolinea Coldiretti. Non a caso, il 92% delle produzioni tipiche nazionali ha origine nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti. Questo patrimonio è stato conservato nel tempo grazie all’impegno quotidiano delle imprese agricole, che si dedicano alla salvaguardia delle colture agricole storiche, alla protezione del territorio da eventi idrogeologici e alla preservazione delle tradizioni culinarie.

L’ospitalità in questi piccoli centri è resa possibile anche grazie a una rete composta da 25.400 aziende agrituristiche italiane. Queste aziende, come sottolinea Coldiretti, sono in grado di offrire più di 294.000 posti letto e servire 532.000 coperti per il ristoro, secondo Terranostra e Campagna Amica.

L’importanza del Turismo delle Radici è stata confermata durante la conferenza “2024 Anno delle Radici“, che si è tenuta il 12 ottobre alla fiera TTG, con la presenza dell’ad ENIT Ivana Jelinic e del consigliere Giovanni Maria De Vita, responsabile del Ministero degli Affari Esteri per il progetto “Turismo delle radici“. Quest’ultima iniziativa si sta concentrando sulla creazione di un’offerta diffusa di tour ed esperienze, nonché su una piattaforma digitale con informazioni specifiche. Coinvolge coordinatori regionali, enti del terzo settore e operatori e si rivolge a una vasta platea di 80 milioni di persone, inclusi coloro che visitano territori al di fuori dei flussi turistici tradizionali e in periodi di bassa stagione.

Ivana Jelinic ha sottolineato che la scelta della destinazione da parte dei turisti risponde sempre più a bisogni specifici legati al senso di identità e di appartenenza. Ha inoltre evidenziato un crescente interesse da parte degli italoamericani negli Stati Uniti, oltre a un forte legame tra gli italodiscendenti argentini e l’Italia.

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Ultimo aggiornamento

18 Ottobre, 2023