Primo Consiglio Nazionale nella storia della FASI a Piacenza. Il presidente Mossa: “Fronte comune con le istituzioni per contrastare il caro prezzi per la Sardegna”
Il tema principale e la più grande battaglia rimane sempre la stessa: la continuità territoriale. «Così com’è ora concepita la “Continuità” è un atto di discriminazione e il nostro intento è di fare fronte comune con la Regione Sardegna e con tutte le forze politiche in Parlamento per contrastare il caro prezzi che sta rendendo […]
Data:
23 Dicembre, 2022
Il tema principale e la più grande battaglia rimane sempre la stessa: la continuità territoriale. «Così com’è ora concepita la “Continuità” è un atto di discriminazione e il nostro intento è di fare fronte comune con la Regione Sardegna e con tutte le forze politiche in Parlamento per contrastare il caro prezzi che sta rendendo sempre più difficile arrivare nell’Isola”. È un messaggio deciso e importante quello che Bastianino Mossa, presidente della Federazione delle associazioni sarde in Italia, ha ribadito nel corso del Consiglio Nazionale FASI tenutosi domenica 11 dicembre al Best Western Park Hotel di Piacenza.
“Gli emigrati sardi devono essere considerati come chi risiede in Sardegna, come avviene nella continuità territoriale marittima così deve avvenire in quella aerea e se l’Unione Europea esclude la tariffa unica, sebbene le risorse stanziate siano della Regione Sardegna, deve rivedere la propria decisione, prendendo atto della condizione di insularità e della specialità sancito in Costituzione e per altro tale condizione può essere certificata per chi è iscritto alla FASI, la federazione della associazioni sarde in Italia” dichiara l’onorevole Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Mossa, infatti, parla davanti ai presidenti dei circoli federati, ai dirigenti nazionali della FASI, compresi i componenti del coordinamento Donne e del coordinamento Giovani, ma anche davanti a ospiti istituzionali che hanno preso parte a questo importante appuntamento come, oltre all’onorevole Salvatore Deidda l’onorevole Andrea Casu, anch’egli membro della Commissione Trasporti, che annuncia “Modificata la Costituzione ora dobbiamo attuare l’Art. 119 partendo dalla battaglia per garantire la continuità territoriale nella manovra”. In sala anche una rappresentanza istituzionale piacentina composta dall’onorevole Tommaso Foti e l’assessora Serena Groppelli “felici di entrare in contatto con una realtà così bella e significativa che trova nel nostro territorio il suo cuore pulsante”. “La presenza di tante autorità presenti al Consiglio – dichiara Bastianino Mossa – rappresenta l’importanza del tema non solo per i sardi residenti e per il mondo dell’emigrazione sarda organizzata, ma anche per tutti coloro che vorrebbero andare in Sardegna a scoprire e godere delle ricchezze culturali, gastronomiche, paesaggistiche sarde”.
Parla sempre al plurale Bastianino Mossa, mai al singolare, quando traccia il bilancio del suo primo anno alla guida della FASI. Un percorso ricco e intenso, a cominciare dal cambio di sede della Federazione, ora di casa nel piacentino, lo sviluppo di un’importante proposta editoriale con il Gruppo SAE che dà voce agli emigrati, il piano di digitalizzazione dei servizi per i soci, i laboratori di progettazione culturale sviluppati nell’ambito di un progetto internazionale realizzato con la Federazione Svizzera e la stipula di importanti protocolli d’intesa con attori economici, sociali e culturali della Sardegna di primissimo piano. E ancora le raccolte di solidarietà per aiutare i territori incendiati nel Montiferru e alluvionati nelle Marche, le iniziative del Coordinamento Donne per la valorizzazione del ruolo delle donne e del Coordinamento Giovani con nuovi servizi per tutti gli studenti prossimi a un percorso universitario fuori dai confini regionali e il rinnovo del contest fotografico “No Photo Reposare”. E infine le attività culturali, in primis quelle in onore di Grazia Deledda a 150 anni dalla nascita del Premio Nobel, messe in piedi dagli oltre 60 circoli. “I circoli, vere e proprie ambasciate sarde presenti in 45 province in tutto il territorio nazionale e che da oltre cinquant’anni si occupano di promuovere e tutelare la cultura sarda fuori dai confini isolani. Attraverso eventi culturali, enogastronomici, convegni, spettacoli teatrali offrono alla popolazione residente la possibilità di conoscere la Sardegna in tutte le sue variegate sfumature” afferma con orgoglio Mossa.
Ultimo aggiornamento
23 Dicembre, 2022